Endoterapia? No, grazie!
Endoterapia: tutto quello che (non) avreste voluto sapere o che non avete mai osato chiedere (Prof. Marcello Parisini)
Cosa sono i trattamenti endoterapici? Non confondiamo i trattamenti endoterapici con le iniezioni endoxilematiche. Sì perché sono endoterapici tutti quei trattamenti eseguiti con prodotti in grado, una volta assorbiti, di traslocare all’interno della pianta e garantire una sorta di protezione interna. I prodotti ad azione endoterapica, in buona sostanza quelli sistemici, possono essere assorbiti per via radicale e/o fogliare e in seguito muoversi sfruttando il flusso della linfa (sempre che la pianta sia in una fase di trasporto attivo.
Alcuni prodotti diventano sistemici solo se fatti pervenire direttamente all’interno dei vasi legnosi (trachee e/o tracheidi) dove il trasporto è attivo.
Per questo è necessario fare una ferita più o meno profonda ed esercitare una certa pressione. In questo caso dovremmo parlare di iniezioni endoxilematiche e non genericamente di endoterapia, per evidenziare la particolare via di assorbimento. Ricordandoci comunque che nel caso delle iniezioni endoxilematiche dovremo procurare una ferita all’albero e dovremo forzare al suo interno una sostanza attiva ed i suoi coadiuvanti e coformulanti. Questo crea all’albero una serie di problemi:
– ogni ferita è naturalmente infetta
– l’albero reagisce alle ferite cercando di isolarle
– il processo di isolamento o “compartimentalizzazione” consuma energia
– il legno isolato in seguito al processo di compartimentalizzazione non può più essere utilizzato dall’albero come “magazzino” di amido
– oltre alla ferita meccanica i tessuti legnosi possono essere danneggiati dalla pressione utilizzata per iniettare il prodotto e dalla natura stessa delle sostanze chimiche che vengono introdotte (sostanza attiva, coadiuvanti e coformulanti).
Mentre è facile notare i “benefici” del trattamento visibili esternamente è più difficile avvedersi dei danni, talvolta devastanti che possiamo riscontrare all’interno.