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Sei modi per salvare i tuoi alberi

10mar2008

Gli alberi nelle città riescono a vivere solo una frazione del loro naturale potenziale: un albero che in foresta potrebbe vivere 150/200 anni, ha una speranza di vita ridotta ad 1/4 nelle periferie cittadine e di solo 1/10 in ambiente totalmente urbano. La più comune causa di morte è rappresentata da abusi e negligenze da parte dell’avversità n°1 degli alberi: l’Homo sapiens.
Per prolungare la vita dei tuoi alberi adotta questi comunissimi 6 accorgimenti.

RICORDATI DI:

  • ANNAFFIARE. …specialmente nei primi due anni successivi al trapianto e nei periodi siccitosi. Bagna in profondità con un gocciolamento lento e prolungato.
  • NON SCAVARE, COPRIRE, O COMPATTARE ilsuolo nella zona delleradici. Le radici di un alberosono più allargate esuperficiali di quanto comunemente si creda. Leradici necessitano di spazi vuoti per la circolazionedi aria e acqua nel terreno.
  • NON LASCIARE I LEGACCI SULLE PIANTE. Rimuovi le legature appena l’albero può reggersi da solo (normalmente basta un anno). Eventualmente lascia i pali più a lungo per proteggere la pianta da automobili e rasaerba.
  • NON PIANTARE UN GRANDE ALBERO IN UN PICCOLO SPAZIO. Informati sulle dimensioni che potrà raggiungere e accertati di disporre dello spazio necessario. Non piantare mai grandi alberi sotto a linee di cavi. Sarebbero destinati a mutilazioni e morte certa.
  • NON CAPITOZZARE. La capitozzatura provoca la carie del legno e la “fame” dell’albero, rimuovendo la fonte di cibo della pianta, cioè le foglie, che sintetizzano il suo nutrimento. Capitozzare, oltre che ad uccidere l’albero, non ha alcuna efficacia sul contenimento delle sue dimensioni. Ironicamente, anzi, ha l’effetto opposto, causando una ricrescita rapida ed incontrollata di succhioni, non solo brutti, ma anche molto più deboli dei rami originari.
  • NON DANNEGGIARE IL TRONCO CON I RASAERBA. Gli alberi muoiono “al rallentatore” a causa di ripetuti danneggiamenti. Un danno causato da opere di costruzione può manifestarsi da 5 a 10 anni dopo. Con un minimo di conoscenze si può però contribuire a creare un ambiente più gentile per i nostri amici: gli alberi.

PlantAmnesty è un’organizzazione non – profit dedicata alla promozione delle corrette tecniche di giardinaggio e potatura. Per maggiori informazioni visita il sito: www.plantamnesty.org