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Glossario dei termini tecnici relativi alla cura degli alberi

10ott2007

Affrancamento =Emissioni di radici al di sopra del punto di innesto.
Albero = Pianta perenne legnosa dotata di un fusto dal quale, ad altezza variabile, hanno origine le branche primarie. Anche piante che solitamente hanno forma arbustiva possono essere allevate in forma arborea.

Alburno = Tessuto legnoso direttamente a contatto internamente con il Cambio, dotato di sistema di canalizzazione per il trasporto dell’acqua e delle sostanze nutritive e con funzioni di immagazzinamento di sostanze di riserva. A seconda della specie, i vecchi anelli interni di alburno perdono più o meno rapidamente le loro funzioni di trasporto e immagazzinamento.

Altezza della chioma = Distanza fra la base e la sommità della chioma.

Altezza di inserimento della chioma = Distanza tra il terreno e il punto di inserzione della branca principale più bassa, misurata lungo il fusto. Nel caso di alberi con portamento fastigiato, si considera il punto di inserzione del ramo più basso, purché non isolato.

Altezza della pianta = Dimensione della pianta dal terreno fino alla cima.

Altezza di inserzione della chioma = Distanza tra il terreno e il punto di inserzione della branca principale più bassa, misurata lungo il fusto. Nel caso di alberi con portamento fastigiato, si considera il punto di inserzione del ramo più basso, purché non isolato.

Ancoraggio della chioma = Stabilizzazione della chioma tramite collegamenti fra rami o parti della chioma stessa, allo scopo di evitare rotture, immobilizzare parti della pianta, imbrigliare rami/diramazioni spezzati.

  • Ancoraggio della chioma mediante aste e cavi = Sistema di ancoraggio composto da cavi metallici collegati a aste filettate in acciaio, che vengono avvitati nel legno. Una variante meno invasiva propone l’uso di fasce al posto delle aste filettate.
  • Ancoraggio dinamico della chioma = Sistema di ancoraggio composto da funi, cinghie e/o fasce o altri strumenti di fissaggio, che vengono collocati attorno ai rami e parti della chioma da proteggere, senza azioni invasive (foratura).
  • Struttura ad anello = Ancoraggio della chioma composto da almeno quattro rami/ramificazioni, specialmente per assorbire le forze di spinta laterali, ove le parti della chioma adiacenti vengono legate assieme circolarmente.
  • Struttura centralizzata = Ancoraggio della chioma, ove tutti i rami/ramificazioni da assicurare vengono legati assieme in un punto centrale.

Arboricoltura = La scienza e la pratica di coltivare le piante arboree e, secondariamente, arbustive applicando i principi dell’agronomia, della botanica, delle scienze forestali, all’impianto e alla manutenzione nell’ambito del territorio urbano ed extraurbano, ove le funzioni prevalenti siano di tipo ornamentale e non produttivo, come tipicamente avviene per parchi, giardini e aree verdi di arredo (Arboricoltura ornamentale).

Arbusto = Pianta legnosa perenne che differisce da una pianta erbacea perenne poiché possiede fusti legnosi permanenti e che differisce da un albero, in modo meno definito, per la sua limitata altezza e per l’assenza, in generale, di un fusto principale ben distinto.

Base della chioma = Zona inferiore ove terminano le estremità dei rami.

Biforcazione del tronco = Biforcazione in due diramazioni/rami di simile spessore, a forma di U o V, spesso anche in forma mista. Vedi Forcella.

  • Biforcazione di compressione/Biforcazione a V = spesso con formazione di corteccia inclusa. Facilmentea rischio di rottura.
  • Biforcazione di tensione/Biforcazione a U = non a rischio di rottura.

Branca = Grosso ramo che si origina direttamente dal fusto (branca primaria) o da una branca primaria (branca secondaria) ed è permanente.

Callo = Nuova formazione di cellule al bordo della ferita. Si tratta di cellule irregolari con pareti sottili, dalle quali si sviluppa nel corso degli anni un margine calloso, chiamato più propriamente legno da ferita.

Un tipo particolare di callo è rappresentato dal callo superficiale. Su ferite superficiali con distacco della corteccia (p.es. danni dovuti a colpi o urti), si possono sviluppare cellule callose sulla superficie della ferita, sulle quali si forma un tessuto funzionale di legno, cambio e corteccia. Al di sotto della superficie del callo il legno rimane intatto. Non si creano variazioni di colore o marciume.

Carico di rottura= Misura del carico massimo che un materiale può reggere. Nell’installazione di ancoraggi si dovrà applicare un adeguato fattore di sicurezza.

Carico continuo = Il carico presente permanentemente sul sistema di ancoraggio della chioma.

Cambio = Strato di cellule meristematiche in grado di differenziare nel corso della divisione cellulare i tessuti dell’Alburno (verso l’interno) e del Libro o floema verso l’esterno.

Capitozzo proprio (pollard) = Tipo di utilizzo storico di alcuni tipi di alberi (specialmente platano e tiglio) che devono essere regolarmente potati in tale modo.

Capitozzatura = Vedi Taglio della chioma.

Carie del legno = vedi Danni al legno.

Cellulosa = Il principale costituente chimico della parete secondaria delle cellule delle piante superiori; è un polisaccaride lineare la cui formula empirica è (C6H10O6)n, costituito da numerose unità di anidride glucosica come risultato di una polimerizzazione per condensazione di molecole di glucosio. E’ strettamente associata con altre componenti del legno, vale a dire emicellulosa e lignina.

Chioma = Parte superiore dell’albero, composta da diramazioni, rami, ramoscelli e fogliame/foglie aghiformi.

  • Chioma secondaria = Nuova chioma, originatasi da germogli dormienti (rami epicormici) e/o rami secondari (p.es. in seguito a potatura, danni, processi di deperimento).
  • Chioma vuota (cava) = Forma della chioma causata da tagli di allevamento o ristrutturazione errati, o dalla perdita dell’asse del tronco centrale. L’albero si presenta costituito solo da branche a forma di vaso o di candelabro.

Collare del ramo = Rigonfiamento riconoscibile presso la congiunzione fra il tronco e il ramo alla base del ramo.

Colletto = Zona di transizione posta tra fusto e radice; ha caratteristiche anatomiche intermedie tra quelle radicali e quelle del fusto. Talvolta è riconoscibile negli alberi e nei semenzali, per la presenza di un leggero ingrossamento. Convenzionalmente, è la zona compresa tra il livello del terreno e 20 cm di altezza.

Compartimentalizzazione (o compartimentazione) = Reazione del tessuto del legno in parti viventi e reattive della pianta, causata da danneggiamenti e/o carie, allo scopo di limitare la diffusione del danno ai tessuti sani. L’efficacia dipende da molti fattori, p.es. rispetto della zona di protezione.

Corteccia = Parte esterna degli organi legnosi, composta, dall’esterno, da scorza (strato protettivo morto, suberificato), fellogeno (strato meristematico che origina esternamente la scorza e internamente il felloderma), felloderma e Libro. Per ogni stagione vegetativa si distingue una corteccia primaticcia (composta tipicamente da canali cribrosi e da cellule compagne o da cellule cribrose) e una corteccia tardiva (composta da parenchima e con elementi cribrosi scarsi e piccoli).

Corteccia inclusa = Lembo di corteccia a volte associato ad un nodo, che è rimasto più o meno incluso nel legno dall’accrescimento dell’albero.

Cresta della corteccia = Punto di congiunzione più o meno visibile fra la corteccia del fusto e del ramo.

Cura dell’albero = Ogni misura intrapresa sulla pianta stessa e/o sul terreno circostante, mirata ad evitare uno sviluppo errato o al miglioramento, mantenimento o ripristino della vitalità e della sicurezza dell’albero.

Danni alla corteccia/legno

  • Crescita deficitaria = Tessuto non sufficientemente alimentato, specialmente in zone caratterizzate da ostacoli come diramazioni, rigonfiamenti, aree danneggiate, a causa di interruzione o riduzione dell’afflusso di linfa. Con il tempo può verificarsi una locale riduzione dell’ispessimento.
  • Ferite/Danni alla corteccia = Ferite superficiali di origine meccanica (p.es. urti), che arrivano fino allo strato esterno dell’alburno e che possono essere ricettacolo di funghi.

Danni al legno = Danno del corpo legnoso nella zona dell’alburno e/o del durame.

  • Cancro della corteccia = Danno infettivo alla corteccia causato p.es. da funghi o batteri, che può portare ad anomalie della crescita e/o al deperimento della corteccia e del cambio.
  • Carie del legno = Decomposizione del legno causata da funghi. Lo sviluppo dipende principalmente dal tipo del fattore scatenante, dalla specie e dalla vitalità della pianta. A seconda del tipo di decomposizione del legno, si distinguono in carie bianca, carie bruna, carie molle.
  • Carie bianca = La decomposizione avviene principalmente a scapito della emicellulosa e della lignina; il legno assume una consistenza pallida e fibrosa.
  • Carie bruna = Marciume a causa del quale dapprima si decompongono solo emicellulosa e cellulosa in parti diverse.
  • Carie molle = Marciume per il quale ife di funghi si installano nelle pareti delle cellule e costruiscono caverne longitudinalmente all’asse del legno. La decomposizione di cellulosa ed emicellulosa può causare la fragilità del legno.
  • Carie dell’alburno = Marciume derivante da un’infezione superficiale, che si estende fino all’alburno.
  • Carie del durame = Marciume che avanza attraverso ferite ai rami o alle radici dapprima nella zona centrale di rami, fusto e ceppo, e decompone il legno dall’interno. Si sviluppa in molti anni, spesso decenni e alla fine porta alla perdita di stabilità e resistenza alla rottura.
  • Cretto = Fessurazione della corteccia o del corpo legnoso (p.es. a causa di carichi meccanici eccessivi, gelo o marciume sviluppatosi esternamente o internamente).
  • Cuore bagnato = Inumidimento del cuore/legno maturo a causa di attacco batterico, che può per esempio avvenire in salici, pioppi e abeti ma che non ha effetti sulla solidità del legno. Quando il cuore bagnato si asciuga (p.es. in seguito a ferite) si può facilmente verificare sviluppo di carie.
  • Essudazione fermentativa = Secrezione liquida della pianta, normalmente legata a batteriosi.
  • Gommosi = Secrezione viscosa, riscontrabile specialmente nelle drupacee, causata principalmente da ferite, funghi.
  • Resinosi = Secrezione viscosa riscontrabile in conifere, causata da ferite o fisiopatia.
  • Ustione solare/Danni da bruciatura = Danni causati dal calore (p.es. a piante sensibili o tramite l’azione diretta del fuoco), che possono portare al deperimento del cambio, al distacco o alla spaccatura della corteccia nelle zone circostanti e a danni al legno.

Danni alle radici = Danni meccanici, chimici o causati da funghi o altri agenti dannosi alle radici, che possono nuocere alla stabilità e/o al nutrimento minerale della pianta. In caso di danni alle radici di sostegno i rischi alla stabilità sono notevoli.

Danni causati da fulmini = Lacerazione e distacco della corteccia e/o spaccatura del legno causate da fulmini.

Diametro della chioma = Estensione orizzontale della chioma.

Durame = Legno composto da cellule inattive con valore statico. A seconda del tipo di albero, le piante producono legno maturo, vero e proprio durame o durame falso .

Il legno maturo non manifesta nessuna variazione di colore rispetto all’alburno. Il durame vero e proprio ha una colorazione diversa e mantiene una maggior durata naturale grazie al depositarsi di sostanze speciali contro il marciume. Il durame falso possiede anche una colorazione diversa, ma non una durata maggiore.

Emicellulosa = Polisaccaridi (pectine escluse) presenti nella membrana intercellulare e nelle pareti cellulari delle piante. Sono dei polimeri misti di esosi e pentosi e di acidi uronici. Possono essere estratti con soluzioni alcaline in acqua e sono facilmente idrosolubili in acidi; forniscono zuccheri o zuccheri ed acidi uronici.

Epicormico = germoglio che si sviluppa spontaneamente da una gemma avventizia o dormiente sul fusto o su un ramo di una pianta legnosa.

Fittone = Radice ingrossata, con andamento verticale, da cui si originano radici secondarie sottili.

Foglia = Organo delle piante superiori cui sono affidate diverse funzioni fondamentali tra cui l’evapotraspirazione e la fotosintesi clorofilliana.

Forcella = Zona di biforcazione fra due o più rami o diramazioni.

Frattometro = Strumento in grado di misurare la resistenza di un campione di legno (carota) alla rottura. La carota è alloggiata sulla parte superiore dello strumento e sollecitata alla rottura applicandovi una forza crescente: lo strumento permette di misurare il momento flettente e l’angolo di flessione subito prima che la carota si spezzi. La valutazione dei dati forniti dallo strumento è possibile sulla base di apposite tabelle che forniscono i valori standard in assenza di degradazione del tessuto e in caso di degradazione delle componenti di lignina e cellulosa.

Fusto= Parte della pianta fra il colletto e l’inizio della chioma o la testa del fusto. Un albero è considerato a più fusti (policormico) quando più fusti sorgono da un unico ceppo.

  • Asse del fusto = Piano di simmetria derivante dal fusto. Per piante senza germoglio terminale continuo, da considerarsi come il prolungamento teorico della pianta stessa verso l’alto.
  • Diametro del fusto = Misura in cm registrata a m 1,30 di altezza dal terreno, se non indicato diversamente. I fusti di piante a più fusti vengono misurati singolarmente.
  • Germogli del fusto o del ceppo = Germogli derivanti da gemme avventizie soprattutto nell’area della base del fusto o del fusto (vedi Polloni).
  • Stabilizzazione del fusto, della testa del fusto, dei rami = Ancoraggio di fusti, teste di fusti e rami a rischio di rottura.
  • Testa del fusto (castello) = Parte superiore del fusto, quando da essa si dipartono le ramificazioni.

Gemma = Formazione tipica delle piante superiori, costituita da cellule indifferenziate e da abbozzi fogliari, protetta esternamente dalle perule. E’ l’abbozzo di nuovi organi: rami, foglie o fiori.

Germoglio = Ramo, inizialmente erbaceo, poi lignificato, che ha origine dallo sviluppo di una gemma.

Germoglio terminale = Prolungamento continuo dell’asse del ramo/ramificazione.

Getto = Termine generale per indicare un organo vegetale molto giovane, generalmente caulinare (cioè fusto o ramo) sottile ed in fase di accrescimento, come un giovane ramo, un pollone, il fusticino di un semenzale, ecc.

Legno/Xilema= Tessuto adulto secondario cui sono affidate le funzioni di resistenza meccanica e di conduzione dell’acqua e delle sostanze minerali; è caratterizzato dalla presenza di elementi tracheali. Viene prodotto dalla divisione delle cellule interne del cambio.

  • Legno da ferita = Tessuto legnoso con strutture particolari, che viene prodotto come reazione a danni del Cambio (callo/margine calloso), vedi Callo.
  • Legno di reazione = Legno di trazione (latifoglie) o di compressione (conifere) che si forma per reazione a carichi statici o dinamici.

Libro/Floema = Strato interno alla scorza, composto da cellule inattive e viventi con funzione di trasporto e accumulazione di assimilati. Il floema di formazione primaria è è costituito da tubi cribrosi ed è prodotto da un meristema apicale. Il floema derivante dal cambio è il floema secondario o libro ed è costituito da tubi cribrosi, parenchima e fibre. Cordoni o strati di floema inclusi nello xilema secondario di certe dicotiledoni legnose, costituiscono il floema incluso.

Lignina = Componente non carboidrato del legno, e di certi altri tessuti vegetali, che incrosta le pareti cellulari e cementa insieme le cellule. Attualmente si ritiene sia composta da un gruppo di polimeri strettamente correlati di certi derivati fenilpropanici.

Linea di gocciolamento = Bordo esterno dell’ombrello della chioma.

Linfa = Liquido circolante nelle piante, formato da acqua e sostanze minerali (linfa grezza) oppure da acqua e sostanze organiche elaborate dalle parti verdi (linfa elaborata).

Martello a impulsi = Strumento in grado di misurare la velocità di propagazione dell’onda sonora attraverso una sezione di legno (ad. es. il fusto). Una vite da legno infissa nel fusto viene colpita con un martello collegato allo strumento di misura del tempo di propagazione. Ad un’altra vite da legno infissa nel fusto, dall’altro lato dello stesso, è collegato un rilevatore di accelerazione. Immettendo nello strumento di misura la distanza tra le due viti, si ottiene la misura della velocità di propagazione dell’onda sonora. A velocità di propagazione alte corrisponde l’assenza di difetti interni; valori bassi invece indicano la presenza di difetti, la cui entità andrà valutata con altri strumenti (resistografo e frattometro principalmente).

Micorriza = Simbiosi tra funghi e radici sottili che può essere esterna (Ectomicorriza) o interna (Endomicoriza); le ife fungine cedono all’albero acqua e nutrienti minerali in cambio di carboidrati elaborati dal vegetale.

Miglioramento delle condizioni ambientali= Misure intraprese allo scopo di migliorare o ripristinare le condizioni di vita e di crescita della pianta (p.es. miglioramento della disponibilità di luce e acqua per le radici), nonchè di ripristinare un ambiente sufficientemente sicuro ed ecologicamente adatto per la pianta.

Necrosi = Morte e degenerazione dei tessuti, si manifesta con imbrunimenti. Sintomo generalmente aspecifico.

Pollone = (da ceppaia) Fusto che si origina da una gemma avventizia o dormiente, situata presso la base di una pianta legnosa.

(radicale) Ramo vigoroso ed eretto, portante solamente gemme a legno, che si origina dalle radici delle piante legnose, in prossimità del colletto.

Potatura della chioma

  • Capitozzatura = Taglio esteso e dannoso della chioma, senza considerazione per l’habitus e per le necessità fisiologiche. Da distinguere dalla capitozzatura è il capitozzo proprio (pollard).
  • Diradamento della chioma = Sfoltimento della chioma tramite eliminazione di rami sani, particolarmente nella zona dei rami sottili e rametti, nonchè di succhioni in eccesso (p.es. per ridurre l’ombreggiamento interno, per compensare la perdita di radici),
  • Potatura di allevamento = Tagli effettuati su alberi giovani per ottenere le previste funzioni della chioma.
  • Potatura a sagomare = Taglio effettuato per mantenere o ottenere lo spazio necessario per il passaggio del traffico.
  • Riduzione di parti della chioma = Tagli a chiome che devono essere parzialmente ridotte per motivi statici o indotti dal territorio circostante; in caso di necessità anche sulle branche. Allo scopo di ottenere una struttura adeguata della chioma, tale misura necessita spesso di una correzione sull’intera chioma
  • Rimonda = Taglio di rami morti, malati, spezzati, danneggiati, ritorti e incrociati, prevenzione di sviluppi non regolari tramite tagli effettuati prevalentemente nella zona dei rami sottili, in caso di necessità taglio di monconi di rami.
  • Rimozione del legno morto = Taglio di rami morti e spezzati allo scopo di garantire la sicurezza del traffico.
  • Taglio di sicurezza = Taglio estremo della chioma senza considerare l’habitus, come misura d’emergenza su piante a breve durata, allo scopo di garantire la sicurezza del traffico e dei frequentatori. Equivale ad una capitozzatura.
  • Taglio rigenerativo della chioma = Tagli per la riduzione e la cura della chioma, mirati a sviluppare una chioma secondaria naturale in alberi fisiologicamente danneggiati.
  • Protezione delle cavità = Protezioni per cavità e aperture (p.es. di rete o tessuto metallico), mirate principalmente ad evitare che vengano attizzati fuochi o depositata immondizia.

Radice = Parte della pianta situata sottoterra, che ricava l’acqua e le sostanze nutritive ivi disciolte dal terreno, accumula le sostanze nutritive e ancora la pianta al terreno. Da un punto di vista fisiologico, la radice principale si origina direttamente dall’embrione; le radici secondarie o laterali si originano da quella principale. Da un punto di vista meccanico, si distinguono radici con funzione statica, di maggiori dimensioni, in cui prevale la funzione di ancoraggio e di conduzione della linfa. Le altre radici, di minori dimensioni, non hanno una funzione statica significativa e servono per l’assorbimento di acqua e sali minerali e la loro conduzione alle radici di maggiori dimensioni.

  • Radici piccole e capillizio = Radici con diametro da 0,1 a 0,5 cm. Le radici ancora più sottili, con diametro inferiore a 0,1 cm e i peli radicali servono per l’assorbimento di acqua e sostanze nutritive.
  • Radici fini = Radici con diametro da 0,5 a 2,0 cm. Le radici fini servono prevalentemente per trasportare acqua e sostanze nutritive, per accumulare le sostanze di riserva e per l’ancoraggio al terreno.
  • Radici secondarie = Radici con diametro da 2 a 5 cm. Le radici secondarie servono per il trasporto di acqua e sostanze nutritive, per accumulare le sostanze di riserva e per l’ancoraggio al terreno.
  • Radici di sostegno = Radici con diametro superiore a 5 cm. Le radici resistenti servono prevalentemente ad ancorare la pianta al terreno, ma anche per il trasporto di acqua e sostanze nutritive e per accumulare le sostanze di riserva.
  • Radice avventizia = Radice secondaria, derivata da perdita di altre radici.
  • Radice interna = Radice avventizia situata in profonde biforcazioni, teste di fusti, cavità o tubi del fusto.
  • Radice strozzante = Radice in prossimità della superficie, in parte formata attorno alla base delle radici, che può portare allo strozzamento della base delle radici e della base del fusto.
  • Area radici = Zona del terreno, ove la pianta espande le radici. L’estensione dipende dal tipo di pianta e dall’ubicazione e si estende notevolmente al di là del ciglio della chioma.
  • Protezione radici = Misure atte a limitare i danni in caso di scavi nella zona radici, che evitano l’essiccazione, il danneggiamento e il deperimento delle radici da mantenere in vita e favoriscono la formazione di radici nuove.

Ramo = Asse secondario delle piante arboree che ha origine dal tronco o da altri rami e ne ripete la struttura morfologica ed anatomica.

Ramo di sostituzione/tiralinfa = Ramo/rametto inferiore che resta a seguito del taglio di un ramo superiore, allo scopo di favorire la compartimentalizzazione e la creazione di un margine calloso della superficie sottoposta a taglio, nonchè allo scopo di consentire la vascolarizzazione delle parti di ramo rimanenti e di riprenderne la direzione di accrescimento.

Ramo epicormico = Germoglio che spunta su piante indebolite, in seguito ad esposizione alla luce o a danni, da una gemma dormiente nella zona del ceppo (Pollone), del fusto o della chioma (Succhione).

Resistografo = Strumento di perforazione che permette di misurare la qualità meccanica del legno in modo da valutare la presenza di carie, la sua estensione, la presenza di barriere di compartimentazione, la parete residua. Lo strumento inserisce nella sezione di legno (ad es. nel fusto) una punta di sezione limitata (3 mm) e permette di riprodurre in un grafico il consumo di energia che è stato necessario per permettere tale penetrazione. Il diagramma che si ottiene fornisce una misura empirica della densità del legno, correlata ad altre grandezze meccaniche.

Riempimento cavità = Riempimento di cavità con presunte funzioni prottetive per il legno e/o per facilitare la creazione di un margine calloso (Non più allo stato della tecnica).

Ritidoma = La parte più esterna della corteccia dei fusti, spesso staccata o fessurata. Può essere anche chiamata scorza (vedi corteccia). Ha funzioni di protezione del libro, del cambio e del legno.

Scopazzo = Incontrollato aumento del numero dei rami, con internodi corti e ravvicinati. Spesso sintomo di patologie.

Sito d’impianto = Ambiente della pianta, con tutti i relativi influssi che determinano il suo sviluppo (in particolare locazione geografica, altitudine, esposizione, pendenza, clima, terreno, sottosuolo, sfruttamento del terreno.

Stabilità = Sufficiente ancoraggio della pianta al terreno.

Succhiello di Pressler = Strumento a forma di succhiello con asta perforante cava a forma di tubo che serve per estrarre dal tronco di alberi in piedi un sottile cilindro radiale di legno (carota) su cui si possono effettuare prove distruttive con il frattometro per saggiare le caratteristiche meccaniche del legno. Esaminando invece le cerchie annuali è possibile contare l’età dell’albero o misurare l’incremento. In dendrocronologia, il campione estratto viene utilizzato per ricostruire l’evoluzione cronologica di un albero.

Succhione = vedi Ramo epicormico.

Tubo di drenaggio = Tubo per drenare l’acqua dalla pianta, p.es. da crepe, cavità. (Non più stato della tecnica)

Vegetazione estranea alla pianta = Vegetazione costituita da piante estranee (es: edera, vitalba).

Valutazione della stabilità degli alberi (VTA) = La scienza e la pratica di valutare il grado di stabilità degli alberi allo scopo di preservare la pubblica incolumità, evitando cioè la caduta di interi alberi o loro parti.

Verticillo=Insieme di elementi (foglie, rami ecc.) inseriti al medesimo livello attorno a un asse.

Vitalità = Capacità di un organismo di resistere ed opporsi alle avversità. Determinata dal patrimonio genetico e dalle condizioni ambientali. La vitalità si manifesta con lo stato di salute, in particolare:

– Crescita, struttura della chioma e stato del fogliame.

– Capacità di adattarsi all’ambiente.

– Resistenza a malattie e parassiti

– Capacità rigenerativa

Poichè le piante vitali non sono necessariamente sicure per il traffico e viceversa, è necessario fare una distinzione fra vitalità e stabilità e resistenza alla rottura.sull’albero.

Zona di protezione = Zona del tessuto dei rami subordinati nell’area del collare del ramo particolarmente predisposta alla compartimentalizzazione. La formazione della zona di protezione, la sua capacità di compartimentalizzare e la sua efficacia possono variare e dipendono dalla specie, dall’età, dalla vitalità e dal modello di sviluppo della pianta, dalle condizioni ambientali, dal diametro dei rami danneggiati e dall’epoca in cui è avvenuto il danno.

S.I.A. Società Italiana di Arboricoltura
Gruppo di Lavoro Valutazione di Stabilità degli Alberi

Adattamento ed integrazione del testo “Baumpflege ZTV”