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Forest Skill. Prestigioso riconoscimento

24mag2012

Il progetto FELCE (ForestazionE Locale per la CompensazionE di CO2), ideato da Stefano Pontiggia, giovane antropologo, con la collaborazione di Elisabetta Branca, Giacomo Magatti, Andrea Pellegatta e Paolo Viganò, membri di ReteClima, è stato premiato nell’ambito del concorso Forest Skill.

Il concorso “Forest Skill”, promosso da Fondazione Italiana Accenture e Fondazione Collegio delle Università Milanesi, aveva l’obiettivo di stimolare idee originali e innovative volte a generare nuove opportunità di lavoro per i giovani attraverso l’uso intelligente del patrimonio boschivo italiano. Tra le 10 idee finaliste, selezionate da un’apposita giuria online su un totale di 85 progetti, sono state premiate due proposte messe a punto da due diversi team, uno lombardo e un altro ligure.

«I progetti premiati ci hanno entusiasmato per la passione dimostrata dai rispettivi team e ci hanno convinto per la loro completezza e precisione, oltre ad essere caratterizzati da un deciso orientamento a idee innovative capaci di inaugurare nuove strade per una risoluzione efficace di problematiche che riguardano l’ambiente a livello sia globale sia locale» afferma Diego Visconti, presidente Fondazione Italiana Accenture che aggiunge: «La collaborazione con Fondazione Collegio delle Università Milanesi è stata molto importante per il successo dell’iniziativa perché ci ha permesso di poter contare dall’inizio alla fine di questa avventura su un partner di livello, con la dovuta sensibilità e apertura verso tutto ciò che riguarda i giovani e il futuro».

«La Fondazione Collegio delle Università Milanesi ha aderito al bando Forest Skill in quanto riconosce che la capacità di creare lavoro e dar vita a nuove start-up a livello nazionale sia imprescindibile dalla capacità di investire risorse ed energie in progetti ambientali regionali. I progetti vincitori dimostrano anche che per conseguire obiettivi di crescita sia necessario entrare in reti, network e comunità di altri professionisti in grado di assumersi sempre di più la responsabilità dello sviluppo degli ambienti naturali» ha detto il Direttore Generale della Fondazione Collegio delle Università Milanesi Stefano Blanco.

Progetto FELCE (ForestazionE Locale per la CompensazionE di CO2) – Il territorio respira
Team. Stefano Pontiggia, Paolo Viganò, Giacomo Magatti, Andrea Pellegatta¸ Elisabetta Branca

Obiettivo: promuovere la compensazione forestale di CO2 in un Comune della Brianza, nell’ambito di reti relazionali intessute con diversi soggetti pubblici e privati nell’area. Il progetto intende infatti realizzare un carbon sink urbano (cioè una foresta protettiva deputata all’assorbimento di CO2).

Il progetto è pensato quale strategia di azione e di sensibilizzazione per il contrasto al cambiamento climatico, a partire dalla valorizzazione delle risorse forestali. Il progetto intende promuovere la compensazione forestale di CO2 in un Comune della Brianza, nell’ambito di reti relazionali intessute con diversi soggetti pubblici e privati nell’area. Il progetto intende infatti realizzare un carbon sink urbano (cioè una foresta protettiva deputata all’assorbimento di CO2) con un iter conforme alle “Good Practice Guidance for Land Use, Land use Change and Forestry” dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), gli standard tecnici collegati all’attuazione del Protocollo di Kyoto (PK) in campo forestale. La conformità del progetto a tale standard verrà certificata da RINA, Ente accreditato anche presso l’UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change) e già attivo nella validazione dei progetti “ufficiali” del Protocollo di Kyoto. Questo processo di forestazione certificata, che si configura come buona pratica di rinaturalizzazione locale e di neutralizzazione di gas serra, genererà vincoli di maggior tutela forestale (a duratura prevenzione del consumo di suolo) e avvierà percorsi di educazione climatica per i cittadini del Comune coinvolto (strettamente collegati al progetto compensativo): si tratta di percorsi per adulti e ragazzi, circa l’uso di risorse/energia, il cambiamento climatico e le strategie di riduzione/compensazione delle emissioni di CO2. Grazie alla certificazione il sink genererà anche crediti di carbonio VER, collocabili sui mercati per l’acquisto da parte di Aziende che vogliano compensare le proprie emissioni di CO2 (in logica di green marketing o di CSR), rendendo quindi il progetto economicamente autonomo e capace di creare lavoro dentro la green economy.