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Un albero per ogni nato. Legge n. 10 del 14 gennaio 2013

07giu2013

La Legge n. 10 del 14 gennaio 2013, che modifica la precedente Legge Cossiga-Andreotti n.113 del 29 gennaio 1992, conferma l’obbligo di mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato o adottato (cioè per ogni iscrizione all’Anagrafe Comunale): a partire dal 16 febbraio 2013 ciascun Comune sopra i 15.000 abitanti dovrà così provvedere ad individuare un’area sul proprio territorio comunale da destinare a nuova piccola forestazione urbana, con posa di piante autoctone.

La nuova normativa, che modifica la norma del 1992 limitando l’obbligo solo ai Comuni oltre i 15.000 abitanti ed estendendo invece l’obbligo anche nei confronti dei bambini adottati, introduce inoltre prescrizioni per la tutela degli alberi monumentali e ridefinisce la Giornata Nazionale dell’Albero celebrata il 21 novembre, con lo scopo di valorizzare la tutela del patrimonio arboreo e boschivo italiano.

La norma prevede che la messa a dimora forestale dovrà avvenire entro sei mesi dalla iscrizione all’anagrafe, ed uno specifico “Comitato per lo sviluppo del verde pubblico” (istituito presso il Ministero dell’Ambiente, a cui i Comuni dovranno inviare le informazioni relative al tipo di albero e al luogo di sua messa a dimora, nell’ambito di un censimento annuale del nuovo verde urbano) vigilerà sul rispetto della nuova Legge.

Questa iniziativa si inquadra nella volontà di promuovere il patrimonio arboreo nazionale e lo sviluppo di verde urbano, una azione che anche Rete Clima si sforza di promuovere in maniera attiva mediante la realizzazione dei propri carbon sink urbani.

In particolare, il gruppo di lavoro costituito da Rete Clima e dalla Cooperativa della Comunità di Stezzano (BG) può supportare i Comuni nel soddisfacimento di questa richiesta normativa di nuovo verde urbano: il gruppo di lavoro accoppia solide competenze forestali a competenze ambientali e compensative, con il valore aggiunto di promuovere il lavoro del personale svantaggiato della Cooperativa Sociale.

Un albero per ogni nuovo nato: come trasformare un obbligo in una opportunità

Il Gruppo di lavoro Rete Clima-Cooperativa della Comunità potrà realizzare per il Comune progetti di forestazione di lotti arborei (garantendone altresì la manutenzione forestale), in conformità con le indicazioni della normativa forestale regionale: la presenza di Rete Clima garantisce competenze certificate in materia di compensazione di CO2 e di contabilità forestale della CO2 assorbita a livello arboreo, così come presentato a questa pagina web.

Grazie alle competenze di questo nostro Gruppo di Lavoro, la realizzazione di tale attività forestale cogente collegata ai nuovi nati potrebbe così ampliare le proprie valenze, a compensazione delle emissioni di gas serra del territorio.
In più, qualora il Comune abbia a disposizione superfici urbane di estensione superiore a 5.000 mq (anche non contigui), si potrebbe valutare di inserire questa azione dell’”albero per ogni nato” dentro un più ampio progetto di carbon sink urbano: in questo secondo caso, a seguito di apposita convenzione con il Comune, Rete Clima si potrà attivare per la ricerca di finanziamenti di terza parte (pubblica o privata) al fine di realizzare (e manutenere) un bosco urbano a costo zero per il Comune, per la compensazione delle emissioni di questi soggetti terzi.

In particolare, grazie al sopraccitato gruppo di lavoro ed alle specifiche competenze compensative di Rete Clima, le valenze degli interventi realizzabili nei Comuni potrebbero essere:

a) nuova forestazione urbana come soddisfacimento obbligo normativo di posa di un albero per ogni nato;

in più

b) nuova forestazione urbana come supporto all’attuazione del Patto dei Sindaci (“Covenant of Mayors”) sul territorio comunale, nell’ambito della redazione del PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile);
c) nuova forestazione urbana come strada di compensazione delle emissioni di CO2 di Aziende locali e non locali, a cui poter chiedere un supporto finanziario per la realizzazione di tali attività forestali anche finalizzate alla compensazione delle loro emissioni di CO2.

Il ricorso al finanziamento privato delle Aziende locali a supporto della forestazione potrebbe essere fattibile grazie al supporto comunicativo di Rete Clima, che rilascerebbe:
* al Comune: adeguati materiali illustrativi dell’iter tecnico compensativo, per un loro successivo invio alle Aziende locali a pubblicizzazione della proposta
* alle Aziende sostenitrici (locali o esterne): gli strumenti per la valorizzazione dell’azione compensativa forestale che hanno finanziato ai fini di green marketing, così come da proposta istituzionale di Rete Clima alla pagina web www.reteclima.it/emissioni-zero/

Il finanziamento delle Aziende copre anche percorsi di educazione e formazione ambientale (rispettivamente per i bambini e gli adulti del Comune afforestato).

Per ulteriori informazioni contattaci a: reteclima@reteclima.it  oppure studio@arboricoltura.info