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Riqualificazione laghetti della Mordina in Mariano Comense (CO)

15dic2010

laghetto_mordina_5In esecuzione dell’incarico ricevuto dall’Amministrazione comunale di Mariano Comense (CO) abbiamo realizzato il Progetto esecutivo di riqualificazione dei laghetti della Mordina.
I laghetti della Mordina sono prova reale della trasmissibilità del passato delle caratteristiche rurali del luogo: i nostri padri venivano portati in età scolare ad osservare i laghetti, così come oggi la stessa cosa accade per i nostri ragazzi: la valenza didattica della vista diretta di realtà ormai rare è rimasta immutata nel corso degli anni, segno di una sostanziale conservazione di questa particolare parte del territorio.
Le aree lacustri del laghetto devono essere considerate una prosecuzione dello spazio aperto della cascina, vanno pertanto collegate con percorsi che evidenzino la particolarità e l’effetto suggestivo che sempre l’acqua ha sull’inconscio umano.
La consapevolezza della necessità di conservare questi luoghi e i loro valori ha motivato per buona parte il progetto: il desiderio non solo di salvaguardare l’area da trasformazioni fuori controllo, ma anche di valorizzare e di vivere con maggiore consapevolezza questo territorio è alla base dello spirito che anima le prime scelte progettuali adottate. Si ritiene importante promuovere la comprensione del territorio, la tutela dei valori ambientali anche attraverso occasioni culturali e di promozione: una buona gestione del territorio si ottiene anche e soprattutto restituendo dignità a quei luoghi, educando ai valori naturalisti ci ed ambientali, ai valori delle testimonianze dell’antico rapporto tra uomo, natura e territorio, come fatto sociale e comunitario.

Nel rispetto degli habitat presenti nei laghi e nelle zone umide attigue sono stati progettati interventi di rinaturalizzazione e di ingegneria naturalistica, allo scopo di salvaguardare le sponde e gli ambienti circostanti. L’ingegneria naturalistica fa ricorso a materiali naturali (legno, pietrame, geotessuti, biostuoie) con funzione antierosiva e di consolidamento.

Principali caratteri dell’intervento
I mordina_1 progetto vuole implementare le potenzialità naturalistiche dell’area favorendo anche l’accessibilità e la fruizione in sicurezza. Le piante di maggiori dimensioni, alcune con evidenti caratteristiche di monumentalità, verranno sottoposte ad interventi di potatura; le sponde del lago nord, erose nei punti maggiormente esposti, verranno consolidate attraverso tecniche di ingegneria naturalistica (realizzazioni di palificate); le staccionate esistenti, gravemente degradate e compromesse dal punti di vista strutturale, verranno sostituite con una nuova struttura realizzata in pali di castagno scortecciato.

Il sistema vegetazionale
Sotto il profilo dell’assetto vegetazionale il progetto prevede interventi manutentivi della componente arborea esistente. L’intervento consiste nell’esecuzione di interventi di potatura puntuali, finalizzati alla rimonda del secco, al diradamento della chioma ed al contenimento vegetativo della vegetazione, nel rispetto delle caratteristiche fisiologiche e morfologiche delle singole piante. Durante i lavori di riqualificazione dell’area, al fine di preservare la vegetazione esistente e, più in generale l’ambiente naturale circostante, verranno predisposte misure atte ad evitare danneggiamenti in fase di cantierizzazione dell’area.

Staccionate
Il progetto prevede la sostituzione della staccionata esistente (in legno di pino tornito e trattato in autoclave), con una staccionata realizzata in pali di castagno decorticati, costituita da piantoni diametro 10-12 cm posti ad interasse di 1.5 m, per una altezza fuori terra di 1 m e pali in diagonale di diametro 8/10 cm.
La durata dei pali di castagno rispetto a quelli realizzati con altri legni (pino, abete) dipende essenzialmente dai seguenti elementi:
• Caratteristiche chimiche. L’Altissima presenza di tannino nel legno aumenta la resistenza agli attacchi fungini ed animali;
• Ambiente di accrescimento. Nei terreni magri e poco piovosi, tipici dei castagneti, i cerchi annuali di accrescimento sono meno distanziati con conseguente miglioramento delle caratteristiche fisiche e meccaniche di resistenza;
• Caratteristiche meccaniche. La resistenza del castagno è molto più elevata nel durame rispetto all’alburno. Per i pali di castagno, che sono costituiti dall’intero troncmordina_2o, è determinante la formazione del durame nella pianta cresciuta lentamente;
• L’epoca del taglio. Il taglio si effettua nel periodo di riposo vegetativo del bosco quando il legno è meno ricco di acqua e quindi più resistente. Per le Leggi Forestali vigenti in Italia, il periodo di riposo vegetativo è dal 1 Ottobre al 31 Marzo.

Palificate
L’erosione dinamica superficiale dello sponde del lago sud può essere ridotta attraverso la realizzazione di palizzate. Queste strutture svolgono un’azione attiva, cioè aumentano la scabrezza del terreno, e un’azione passiva, in quanto determinano il trattenimento a tergo di grossa parte del materiale eroso superficialmente, anche se in misura minore. Le palizzate sono opere costituite da pali di castagno del diametro di 15÷20 cm e lunghezza di 1.5 m, infissi verticalmente nel terreno per una profondità di 1 m e posti ad una distanza di 1÷2 metri. La parte fuori terra viene completata ponendo in opera, orizzontalmente, dei mezzi tronchi di castagno del diametro di 20 cm e lunghezza 2 metri.
Essi sono collegati ai pali verticali con filo di ferro e chiodi e hanno il compito di irrigidire la struttura. Inoltre, a tergo dell’opera stessa trattengono il materiale eroso proveniente da monte.