Ultimi Tweet

Home » Progetti » Progettazione del verde » Parco fotovoltaico e prati fioriti

Parco fotovoltaico e prati fioriti

03feb2011

Un bosco di 5000 mq, 2800 mq di siepi informali di essenze autoctone, 2000 mq di prato fiorito, aree didattiche e di sosta. Questi i numeri del progetto di riqualificazione ambientale di un’area in cui verrà realizzato un impianto fotovoltaico a terra da 799 kWp.
Il progetto di riqualificazione ambientale curato dal nostro studio prevede la realizzazione di fasce boscate naturaliformi, siepi campestri e un’ampia area da destinare a prato fiorito, tutti elementi del paesaggio importanti dal punto di vista ecosistemico in quanto costituenti una rete di corridoi e gangli locali che rende biopermeabile il territorio nei confronti degli spostamenti della fauna e crea una serie di habitat di nidificazione e alimentazione in grado di incrementare la biodiversità locale in termini quantitativi.

Il bosco. Le fasce boscate di robinia e ciliegio tardivo verranno sostituite da un nuovo nucleo boscato naturaliforme, costituito da essenze autoctone.
Le specie da utilizzare saranno reperite nei vivai forestali locali, che garantiscono materiale genetico raccolto e moltiplicato localmente:

  • Acero montano (Acer pseudoplatanus)
  • Carpino bianco (Carpinus betulus)
  • Farnia (Quercus robur)
  • Frassino (Fraxinus excelsior)
  • Olmo campestre (Ulmus minor)
  • Noce (Juglans regia)
  • Acero campestre (Acer campestre)
  • Acero riccio (Acer platanoides)
  • Betulla (Betula pendula)
  • Ciavardello (Sorbus torminalis)
  • Ciliegio selvatico (Prunus avium)
  • Ontano nero (Alnus glutinosa)
  • Sorbo comune (Sorbus domestica)
  • Tiglio selvatico (Tilia cordata)

La scelta progettuale ricade nella tipologia di bosco “potenziale”, con l’inserimento di 1/6 di piante arbustive a frutti carnosi eduli al fine di assicurare approvvigionamento alimentare alla fauna (avifauna in particolare).

Siepi informali miste. Anche le specie arbustive che verranno utilizzate per le siepi verranno reperite nei vivai forestali locali:

  • Biancospino (Crataegus monogyna
  • Corniolo (Cornus mas)
  • Melo selvatico (Malus sylvetris)
  • Nocciolo (Corylus avellana)
  • Pallone di maggio (Viburnum opalus)
  • Prugnolo (Prunus spinosa)
  • Orniello (Fraxinus ornus)
  • Crespino (Berberis vulgaris)
  • Frangola (Frangula alnus)
  • Pero corvino (Amelanchier ovalis)
  • Rosa canina (Rosa canina)
  • Sanguinello (Cornus sanguinea)
  • Spin-cervino (Ramnus catharticus)

Prati fioriti. L‘impianto di “wildflowers”, ovvero di fiori selvatici spontanei, come soluzione di continuità tra paesaggio naturale ed antropizzato, verrà effettuato con sementi speciali; i miscugli utilizzati comprendono infatti oltre 30 specie floricole (ad esempio: Centaurea cyanus, Chrysanthemum coronarium, Papaver Rhoesas, Zinnia pumila, Lavatera, Nigella, Aubrietia deltoidea, Linum perenne, etc). Si tratta per lo più di specie ad ampia diffusione in centro-sud Europa, frugali e tipiche di prati spontanei aridi, presenti in gran parte allo stato spontaneo.