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Carbon sink urbano a Giussano (MB)

06set2012

Il progetto elaborato da Studio di Arboricoltura e Rete Clima® prevede la naturalizzazione di un’area urbana attraverso la realizzazione di una foresta protettiva gestita come Carbon Sink (con finalità di assorbimento e stoccaggio biologico della CO2 atmosferica).
Il Carbon Sink è una foresta protettiva per la cattura e lo stoccaggio di CO2, a compensazione delle emissioni antropiche di gas serra e quale strada di contrasto al cambiamento climatico. I carbon sink di Rete Clima® sono progettati, realizzati, mantenuti in conformità alle Good Practice Guidance for LULUCF – Land Use, Land-Use Change and Forestry (Ipcc, 2003), gli standard tecnici dell’Ipcc (Intergovernamental Panel on Climate Change) collegati all’attuazione del Protocollo di Kyoto.carbon_sink_giussano_3

La conformità di questo iter compensativo agli standard tecnici del Protocollo di Kyoto viene validata da RINA, noto Ente di certificazione nazionale accreditato presso l’UNFCCC (United Nation Framework Convention on Climate Change) e già validatore di progetti direttamente collegati all’attuazione del Protocollo di Kyoto, sia a livello nazionale che internazionale.

La capacità delle foreste di scambiare anidride carbonica (CO2) con l’atmosfera è da sempre noto e rilevante nell’ambito degli equilibri massici atmosferici della CO2, che si costituisce oggi come il principale gas ad effetto serra (principale attore –quindi- del fenomeno del riscaldamento climatico): l’attività fotosintetica di produzione primaria di biomassa, capace di organicare zuccheri e altre molecole indispensabili per il metabolismo vegetale, offre quindi un contemporaneo “servizio gratuito” di sequestro di Carbonio all’uomo ed all’ambiente.
La fisica del processo fotosintetico vegetale permette infatti l’assorbimento della CO2 dal comparto atmosferico ed il suo stoccaggio nel diverso comparto ambientale biotico (rappresentato dalla biomassa vegetale), neutralizzando l’ “effetto serra” della CO2 medesima ed impedendone un contributo negativo rispetto equilibri radiativi terrestri e rispetto all’incremento dell’effetto serra naturale.
L’area nella quale verrà realizzato l’intervento di forestazione, individuata dall’Amministrazione comunale, è una porzione di circa 8.000 mq di un’area più vasta, interessata da incolto produttivo, e di recente, dalla realizzazione di un’area sgambamento cani (di circa 1.500 mq).

Per il progetto forestale è stato considerato l’areale di sviluppo, ovvero le essenze arboree ed arbustive tipiche della zona, e le norme forestali attualmente in vigore. L’impianto forestale a basso impatto ambientale secondo un bilancio energetico equilibrato ed adeguato, utilizza materiali vegetali autoctoni e nell’arco di 20 anni assorbe un quantitativo massico di CO2 di poco inferiore alle 1.000 t: questo assorbimento potrà essere validato attraverso un metodo scientifico conforme agli standard tecnici del Protocollo di Kyoto.