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Orti urbani: sostenibilità, socialità, cura del territorio e del paesaggio

20giu2014

“Si definiscono orti urbani i piccoli appezzamenti di terra per la coltivazione ad uso domestico, eventualmente aggregati in colonie organizzate unitariamente”. L’esperienza degli orti urbani in Italia ed in Europa, insegna che questi “piccoli appezzamenti di terra” possono avere un elevatissimo valore non solo urbanistico, ma anche sociale, ambientale e perfino terapeutico.
Questa pratica è ormai diffusissima in paesi come la Francia e la Germania e perfino la first lady americana Michelle Obama ha lodato il lavoro dei community garden, gli orti comunitari di quartiere che interrompono la monotonia del cemento .
orti_urbani_6Gli orti urbani, oltre ad essere spazi di natura conservati nella città, spazi dimenticati e riutilizzati produttivamente, luoghi aventi spesso ambizione estetica di giardino nonché spot ecosistemici ad alta biodiversità (se non trattati chimicamente) hanno anche un altro importante ruolo. Gli orti urbani costituiscono un punto di incontro per i cittadini di una comunità, un tentativo di riequilibrare i ritmi frenetici imposti dalla società moderna, che sostituisce le relazioni meccanicistiche ed estemporanee ai legami sinceri, duraturi e naturali che animano invece la comunità.
L’orto sociale è anche una forma di gestione partecipata dello spazio e del paesaggio. Facendo leva sull’assunto che il paesaggio è bene pubblico si fa comprendere come l’attività di coltivatori urbani non debba avere il solo e pur nobile scopo di autoproduzione di cibo buono, fresco, stagionale e naturale.

7 buone ragioni per promuovere l’orticoltura urbana

1. C’è una forte domanda, ed è in costante aumento: ormai i modi di fare orticoltura si sono evoluti e con essi il desiderio da parte dei cittadini di condividere il proprio tempo con altre persone per ritrovare le proprie radici, avere un’alimentazione più sana, instaurare nuove
relazioni sociali.

2. Un luogo dove riscoprire le relazioni sociali e civili: in numerosi gruppi di orticultura, la terra diviene occasione per imparare reciprocamente, aiutare gli altri nei lavori. Gli orticoltori sono così stimolati a riconoscersi quali membri di una stessa comunità.

3. Una “tredicesima” dell’orto: la creazione di ricchezza diretta per il beneficiario di un appezzamento di terreno non è una favola, specialmente se si tratta di nuclei familiari modesti. Alcuni ricercatori hanno calcolato che il reddito complementare derivato dall’autoproduzione
equivale, per alcuni, ad una “tredicesima”.

4. Una partecipazione economica al miglioramento dell’ambiente urbano: nelle città mediopiccole, gli orti contribuiscono a riqualificare dei luoghi abbandonati evitando alcune problematiche ad essi connessi (discariche abusive, mancanza di sicurezza etc…). Si teme
forse il fenomeno delle “bidonvilles verdi”, ma l’esperienza insegna che utilizzando un processo partecipativo e definendo delle regole condivise, possono essere suscitati il buonsenso e la responsabilità degli orticoltori.

5. Tra le 7 e le 22 €/mq, un buon rapporto qualità-prezzo ! : i costi di organizzazione di uno spazio verde convenzionale variano dai 15 ai 70 €/mq; la creazione di lotti individuali raggruppati in giardini familiari costa tra i 10 ed i 28 €/mq; la nuova generazione di orti comunitari di prossimità od inseriti in uno spazio verde urbano costano tra i 7 e i 22€/mq.
La maggior parte degli attrezzi e delle piante da coltivare vengono portate dagli orticoltori. Le spese di progettazione sono minime. Meno costosi quindi, ma più ricchi di funzioni sociali ed ecologiche.

6. Il vostro regalo per le generazioni future: ecco un’idea semplice, “terra-terra”, per lasciare nelle nuove generazioni un ricordo degli anni migliori! Chi non si ricorda degli odori, delle carezze o delle piante nei giardini di papà, mamma o dei nonni? Un risveglio di sensi e di
curiosità che permetterà ai bambini di conoscere direttamente il mondo vivente. Le giovani generazioni hanno il diritto di sperimentarlo.

7. L’orto, un buon modo di contribuire allo sviluppo sostenibile: pedagogici, terapeutici, agrobiologici, artistici, comunitari o d’inserimento, i giardini che oggi cercano posto nelle nostre città possono essere apprezzati per la trasversalità delle loro funzioni sociali. Essi
donano il gusto di una vita migliore che vogliamo garantirci per il futuro.

Studio di Arboricoltura progetta Orti Urbani per Privati, Associazioni e Amministrazioni pubbliche.
La definizione degli spazi, la scelta di materiali ed attrezzature e gli strumenti di gestione (organizzazione, regolamenti, ecc…) vengono mutuate da esperienze positive progettate e realizate sul territorio nazionale.