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Glossario dei termini tecnici relativi alla cura degli alberi (A-E)

15nov2013

Affrancamento =Emissioni di radici al di sopra del punto di innesto.

Albero = Pianta perenne legnosa dotata di un fusto dal quale, ad altezza variabile, hanno origine le branche primarie. Anche piante che solitamente hanno forma arbustiva possono essere allevate in forma arborea.

Alburno = Tessuto legnoso direttamente a contatto internamente con il Cambio, dotato di sistema di canalizzazione per il trasporto dell’acqua e delle sostanze nutritive e con funzioni di immagazzinamento di sostanze di riserva. A seconda della specie, i vecchi anelli interni di alburno perdono più o meno rapidamente le loro funzioni di trasporto e immagazzinamento.

Altezza della chioma = Distanza fra la base e la sommità della chioma.

Altezza di inserimento della chioma = Distanza tra il terreno e il punto di inserzione della branca principale più bassa, misurata lungo il fusto. Nel caso di alberi con portamento fastigiato, si considera il punto di inserzione del ramo più basso, purché non isolato.

Altezza della pianta = Dimensione della pianta dal terreno fino alla cima.

Altezza di inserzione della chioma = Distanza tra il terreno e il punto di inserzione della branca principale più bassa, misurata lungo il fusto. Nel caso di alberi con portamento fastigiato, si considera il punto di inserzione del ramo più basso, purché non isolato.

Ancoraggio della chioma = Stabilizzazione della chioma tramite collegamenti fra rami o parti della chioma stessa, allo scopo di evitare rotture, immobilizzare parti della pianta, imbrigliare rami/diramazioni spezzati.

  • Ancoraggio della chioma mediante aste e cavi = Sistema di ancoraggio composto da cavi metallici collegati a aste filettate in acciaio, che vengono avvitati nel legno. Una variante meno invasiva propone l’uso di fasce al posto delle aste filettate.
  • Ancoraggio dinamico della chioma = Sistema di ancoraggio composto da funi, cinghie e/o fasce o altri strumenti di fissaggio, che vengono collocati attorno ai rami e parti della chioma da proteggere, senza azioni invasive (foratura).
  • Struttura ad anello = Ancoraggio della chioma composto da almeno quattro rami/ramificazioni, specialmente per assorbire le forze di spinta laterali, ove le parti della chioma adiacenti vengono legate assieme circolarmente.
  • Struttura centralizzata = Ancoraggio della chioma, ove tutti i rami/ramificazioni da assicurare vengono legati assieme in un punto centrale.

Arboricoltura = La scienza e la pratica di coltivare le piante arboree e, secondariamente, arbustive applicando i principi dell’agronomia, della botanica, delle scienze forestali, all’impianto e alla manutenzione nell’ambito del territorio urbano ed extraurbano, ove le funzioni prevalenti siano di tipo ornamentale e non produttivo, come tipicamente avviene per parchi, giardini e aree verdi di arredo (Arboricoltura ornamentale).

Arbusto = Pianta legnosa perenne che differisce da una pianta erbacea perenne poiché possiede fusti legnosi permanenti e che differisce da un albero, in modo meno definito, per la sua limitata altezza e per l’assenza, in generale, di un fusto principale ben distinto.

Base della chioma = Zona inferiore ove terminano le estremità dei rami.

Biforcazione del tronco = Biforcazione in due diramazioni/rami di simile spessore, a forma di U o V, spesso anche in forma mista. Vedi Forcella.

  • Biforcazione di compressione/Biforcazione a V = spesso con formazione di corteccia inclusa. Facilmentea rischio di rottura.
  • Biforcazione di tensione/Biforcazione a U = non a rischio di rottura.

Branca = Grosso ramo che si origina direttamente dal fusto (branca primaria) o da una branca primaria (branca secondaria) ed è permanente.

Callo = Nuova formazione di cellule al bordo della ferita. Si tratta di cellule irregolari con pareti sottili, dalle quali si sviluppa nel corso degli anni un margine calloso, chiamato più propriamente legno da ferita.

Un tipo particolare di callo è rappresentato dal callo superficiale. Su ferite superficiali con distacco della corteccia (p.es. danni dovuti a colpi o urti), si possono sviluppare cellule callose sulla superficie della ferita, sulle quali si forma un tessuto funzionale di legno, cambio e corteccia. Al di sotto della superficie del callo il legno rimane intatto. Non si creano variazioni di colore o marciume.

Carico di rottura= Misura del carico massimo che un materiale può reggere. Nell’installazione di ancoraggi si dovrà applicare un adeguato fattore di sicurezza.

Carico continuo = Il carico presente permanentemente sul sistema di ancoraggio della chioma.

Cambio = Strato di cellule meristematiche in grado di differenziare nel corso della divisione cellulare i tessuti dell’Alburno (verso l’interno) e del Libro o floema verso l’esterno.

Capitozzo proprio (pollard) = Tipo di utilizzo storico di alcuni tipi di alberi (specialmente platano e tiglio) che devono essere regolarmente potati in tale modo.

Capitozzatura = Vedi Taglio della chioma.

Carie del legno = vedi Danni al legno.

Cellulosa = Il principale costituente chimico della parete secondaria delle cellule delle piante superiori; è un polisaccaride lineare la cui formula empirica è (C6H10O6)n, costituito da numerose unità di anidride glucosica come risultato di una polimerizzazione per condensazione di molecole di glucosio. E’ strettamente associata con altre componenti del legno, vale a dire emicellulosa e lignina.

Chioma = Parte superiore dell’albero, composta da diramazioni, rami, ramoscelli e fogliame/foglie aghiformi.

  • Chioma secondaria = Nuova chioma, originatasi da germogli dormienti (rami epicormici) e/o rami secondari (p.es. in seguito a potatura, danni, processi di deperimento).
  • Chioma vuota (cava) = Forma della chioma causata da tagli di allevamento o ristrutturazione errati, o dalla perdita dell’asse del tronco centrale. L’albero si presenta costituito solo da branche a forma di vaso o di candelabro.

Collare del ramo = Rigonfiamento riconoscibile presso la congiunzione fra il tronco e il ramo alla base del ramo.

Colletto = Zona di transizione posta tra fusto e radice; ha caratteristiche anatomiche intermedie tra quelle radicali e quelle del fusto. Talvolta è riconoscibile negli alberi e nei semenzali, per la presenza di un leggero ingrossamento. Convenzionalmente, è la zona compresa tra il livello del terreno e 20 cm di altezza.

Compartimentalizzazione (o compartimentazione) = Reazione del tessuto del legno in parti viventi e reattive della pianta, causata da danneggiamenti e/o carie, allo scopo di limitare la diffusione del danno ai tessuti sani. L’efficacia dipende da molti fattori, p.es. rispetto della zona di protezione.

Corteccia = Parte esterna degli organi legnosi, composta, dall’esterno, da scorza (strato protettivo morto, suberificato), fellogeno (strato meristematico che origina esternamente la scorza e internamente il felloderma), felloderma e Libro. Per ogni stagione vegetativa si distingue una corteccia primaticcia (composta tipicamente da canali cribrosi e da cellule compagne o da cellule cribrose) e una corteccia tardiva (composta da parenchima e con elementi cribrosi scarsi e piccoli).

Corteccia inclusa = Lembo di corteccia a volte associato ad un nodo, che è rimasto più o meno incluso nel legno dall’accrescimento dell’albero.

Cresta della corteccia = Punto di congiunzione più o meno visibile fra la corteccia del fusto e del ramo.

Cura dell’albero = Ogni misura intrapresa sulla pianta stessa e/o sul terreno circostante, mirata ad evitare uno sviluppo errato o al miglioramento, mantenimento o ripristino della vitalità e della sicurezza dell’albero.

Danni alla corteccia/legno

  • Crescita deficitaria = Tessuto non sufficientemente alimentato, specialmente in zone caratterizzate da ostacoli come diramazioni, rigonfiamenti, aree danneggiate, a causa di interruzione o riduzione dell’afflusso di linfa. Con il tempo può verificarsi una locale riduzione dell’ispessimento.
  • Ferite/Danni alla corteccia = Ferite superficiali di origine meccanica (p.es. urti), che arrivano fino allo strato esterno dell’alburno e che possono essere ricettacolo di funghi.

Danni al legno = Danno del corpo legnoso nella zona dell’alburno e/o del durame.

  • Cancro della corteccia = Danno infettivo alla corteccia causato p.es. da funghi o batteri, che può portare ad anomalie della crescita e/o al deperimento della corteccia e del cambio.
  • Carie del legno = Decomposizione del legno causata da funghi. Lo sviluppo dipende principalmente dal tipo del fattore scatenante, dalla specie e dalla vitalità della pianta. A seconda del tipo di decomposizione del legno, si distinguono in carie bianca, carie bruna, carie molle.
  • Carie bianca = La decomposizione avviene principalmente a scapito della emicellulosa e della lignina; il legno assume una consistenza pallida e fibrosa.
  • Carie bruna = Marciume a causa del quale dapprima si decompongono solo emicellulosa e cellulosa in parti diverse.
  • Carie molle = Marciume per il quale ife di funghi si installano nelle pareti delle cellule e costruiscono caverne longitudinalmente all’asse del legno. La decomposizione di cellulosa ed emicellulosa può causare la fragilità del legno.
  • Carie dell’alburno = Marciume derivante da un’infezione superficiale, che si estende fino all’alburno.
  • Carie del durame = Marciume che avanza attraverso ferite ai rami o alle radici dapprima nella zona centrale di rami, fusto e ceppo, e decompone il legno dall’interno. Si sviluppa in molti anni, spesso decenni e alla fine porta alla perdita di stabilità e resistenza alla rottura.
  • Cretto = Fessurazione della corteccia o del corpo legnoso (p.es. a causa di carichi meccanici eccessivi, gelo o marciume sviluppatosi esternamente o internamente).
  • Cuore bagnato = Inumidimento del cuore/legno maturo a causa di attacco batterico, che può per esempio avvenire in salici, pioppi e abeti ma che non ha effetti sulla solidità del legno. Quando il cuore bagnato si asciuga (p.es. in seguito a ferite) si può facilmente verificare sviluppo di carie.
  • Essudazione fermentativa = Secrezione liquida della pianta, normalmente legata a batteriosi.
  • Gommosi = Secrezione viscosa, riscontrabile specialmente nelle drupacee, causata principalmente da ferite, funghi.
  • Resinosi = Secrezione viscosa riscontrabile in conifere, causata da ferite o fisiopatia.
  • Ustione solare/Danni da bruciatura = Danni causati dal calore (p.es. a piante sensibili o tramite l’azione diretta del fuoco), che possono portare al deperimento del cambio, al distacco o alla spaccatura della corteccia nelle zone circostanti e a danni al legno.

Danni alle radici = Danni meccanici, chimici o causati da funghi o altri agenti dannosi alle radici, che possono nuocere alla stabilità e/o al nutrimento minerale della pianta. In caso di danni alle radici di sostegno i rischi alla stabilità sono notevoli.

Danni causati da fulmini = Lacerazione e distacco della corteccia e/o spaccatura del legno causate da fulmini.

Diametro della chioma = Estensione orizzontale della chioma.

Durame = Legno composto da cellule inattive con valore statico. A seconda del tipo di albero, le piante producono legno maturo, vero e proprio durame o durame falso .

Il legno maturo non manifesta nessuna variazione di colore rispetto all’alburno. Il durame vero e proprio ha una colorazione diversa e mantiene una maggior durata naturale grazie al depositarsi di sostanze speciali contro il marciume. Il durame falso possiede anche una colorazione diversa, ma non una durata maggiore.

Emicellulosa = Polisaccaridi (pectine escluse) presenti nella membrana intercellulare e nelle pareti cellulari delle piante. Sono dei polimeri misti di esosi e pentosi e di acidi uronici. Possono essere estratti con soluzioni alcaline in acqua e sono facilmente idrosolubili in acidi; forniscono zuccheri o zuccheri ed acidi uronici.

Epicormico = germoglio che si sviluppa spontaneamente da una gemma avventizia o dormiente sul fusto o su un ramo di una pianta legnosa.

 

da S.I.A. Società Italiana di Arboricoltura – Adattamento ed integrazione del testo “Baumpflege ZTV”-GLOSSARIO