Classificazione di Propensione al Cedimento degli alberi (CPC)
30mag2008
Fine ultimo delle indagini di stabilità è quello di verificare e quantificare l’entità di eventuali danni causati da fattori biotici o abiotici che possano in qualche modo compromettere la stabilità dell’albero e l’attribuzione dello stesso ad una classe di rischio predefinita.
La nuova classificazione di Propensione al Cedimento dell’Albero (CPC), definita dal Gruppo di Lavoro sulla Stabilità degli alberi della SIA sez. italiana dell’ISA, sostituisce la classificazione FRC (Failure Risk Classification).
La nuova classificazione permette di standardizzare le procedure di monitoraggio e messa in sicurezza di grandi popolazioni arboree e di pianificare nel modo più corretto gli interventi manutentivi e di monitoraggio finalizzati al mantenimento di una certa popolazione arborea in una situazione, se non di totale sicurezza, di rischio controllato.
CLASSE ATRASCURABILE |
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, non manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il controllo visivo, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a cinque anni. |
CLASSE BBASSA |
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti lievi, riscontrabili con il controllo visivo ed a giudizio del tecnico con indagini strumentali, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero non si sia sensibilmente ridotto.Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a tre anni. l’eventuale approfondimento diagnostico di tipo strumentale e la sua periodicità sono a discrezione del tecnico. |
CLASSE CMODERATA |
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali.*Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia sensibilmente ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a due anni.L’eventuale approfondimento diagnostico di tipo strumentale e la sua periodicità sono a discrezione del tecnico. Questo avrà comunque una cadenza temporale non superiore a due anni. Per questi soggetti il tecnico incaricato può progettare un insieme di interventi colturali finalizzati alla riduzione del livello di pericolosità e qualora realizzati potrà modificare la classe di pericolosità dell’albero.*è ammessa una valutazione analitica documentata. |
CLASSE C/DELEVATA |
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali.* Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia drasticamente ridotto.Per questi soggetti, il tecnico incaricato deve assolutamente indicare dettagliatamente un’insieme di interventi colturali. Tali interventi devono essere finalizzati alla riduzione del livello di pericolosità e devono essere compatibili con le buone pratiche arboricolturali. Qualora realizzati, il tecnico valuterà la possibilità di modificare la classe di pericolosità dell’albero.Nell’impossibilità di effettuare i suddetti interventi l’albero è da collocare tra i soggetti di classe D.*è ammessa una valutazione analitica documentata. |
CLASSE DESTREMA |
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti gravi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali.* Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ormai esaurito.Per questi soggetti, le cui prospettive future sono gravemente compromesse, ogni intervento di riduzione del livello di pericolosità risulterebbe insufficiente o realizzabile con tecniche contrarie alla buona pratica dell’arboricoltura.Le piante appartenenti a questa classe devono, quindi, essere abbattute.*è ammessa una valutazione analitica documentata. |